Come educare un gattino in casa

A differenza del cane, educare un gattino in casa potrebbe sembrare più difficile, in realtà ci sono piccoli accorgimenti che adottati fin dal primo momento in cui entra casa, riescono a farlo adattare e a evitare comportamenti sbagliati, rendendo la convivenza molto piacevole.

La prima cosa di cui bisogna armarsi è la pazienza, sebbene educare un gattino sia possibile, è comunque più complicato e richiedere uno sforzo maggiore.

I gatti sono animali che amano giocare, sono affettuosi e di compagnia, ma cose come la tappezzeria sfregiata, le pulci, i pidocchi e gli escrementi per casa, fanno desistere dall’idea di prenderne uno.

Se si riesce ad andare oltre questi fattori e si decide di prendere un gattino, si deve tener conto che i primi giorni sono i più duri, perché potrebbe miagolare di continuo e disturbare la tranquillità e il sonno.

Ciò accade perché l’ambiente in cui si trova è del tutto nuovo, in mezzo a persone sconosciute, lontano dalla mamma e dagli altri gattini.

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La prima cosa da fare è acquistare una cuccetta, un tiragraffi e la sabbietta con la quale dobbiamo farlo familiarizzare fin da subito, in modo che capisca il posto dove deve evacuare.

Inizialmente potrebbe essere utile metterlo nella lettiera più volte per fargli capire che se ha bisogno deve farla li, dopo vari tentativi l’istinto prenderà il sopravvento.

Anche se non serve, ogni tanto potrebbe essere utile imboccarlo in modo da prendere confidenza e mostrargli cuccetta e tiragraffi, finché non li sceglie come suoi “posti”, in questo modo il divano di casa ci ringrazierà.

Infine, il gattino tende a mordere perché è una dimostrazione di affetto e gioco che faceva con la mamma e i fratelli, quando accade facciamogli capire che abbiamo provato dolore, così imparerà a gestire la forza.