Sacro di Birmania Chocolate Point
Informazioni e caratteristiche morfologiche del Sacro di Birmania Chocolate Point
Il Sacro di Birmania è un gatto “colourpoint” in cui solo alcune zone del corpo sono colorate come la maschera, le orecchie, le zampe, le coda e i genitali.
Il gatto Birmano per molto tempo è sempre stato presentato con la sua classica colorazione del mantello: il Seal-point (foca) che è stato per molti anni il colore tipico del birmano.
Tuttavia nel corso degli ultimi anni, grazie a particolari accoppiamenti, il Sacro di Birmania ha ottenuto diverse varianti di colore presenti nelle punte (points) e tra questi il bellissimo Chocolate-point.
Il colore del Birmano chocolate-point è un marrone molto caldo (cioccolate al latte) con una pelliccia molto bianca che diventa poi più scura con la crescita anche se in misura minore rispetto agli altri colori.
Questo Birmano ha occhi di colore blu molto scuro con sfumature violacee, caratteristica ereditata da suoi antenati Siamesi.
I contrasti di colore nel chocolate point sono evidenti anche se non come nel Seal point (nero).
Le estremità sono di un colore marrone molto caldo e la maschera romboidale ritarda a formarsi rispetto al Seal-point, per cui il marrone sul muso si limita solo al naso per i primi mesi nel cucciolo.
Il colore marrone (Chocolate-point) si presentò nel pool genetico del Birmano, insieme al suo colore più diluito (Lilac-point) probabilmente ottenuta con accoppiamenti in outcrossing di gatti siamesi e persiani colorpoint portatori nel gene chocolate.
I Sacri di birmania Chocolate-point possono presentarsi con diversi tonalità di marrone.
Da quello più chiaro come il cioccolate al latte a quello più scuro come il cioccolato fondente e su entrambe le tonalità il contrasto con il colore del corpo è molto importante.
Nel Birmano Chocolate-point il colore sul muso impiega diversi mesi prima di definirsi e sui cuccioli si presenta solo con una piccola forma romboidale sulla maschera.
Il compito di un bravo allevatore è, di qualsiasi animale si tratti, quello di migliorare e selezionare una razza.
Per quanto concerne l’allevamento del gatto Sacro di Birmania Chocolate Point, la prima fondamentale regola per un allevamento serio, è rappresentata dalla selezione delle linee di sangue finalizzata a mantenere inalterate le peculiarità estetiche e caratteriali proprie di questo gatto così ricercato, fine ed elegante.
Chi intenda allevare il gatto Sacro di Birmania Chocolate Point, farà bene a tenere a mente alcune regole fondamentali, utili al fine di mantenere inalterati i caratteri tipici di questa razza.
Il Birmano Chocolate Point è sicuramente una delle razze più difficili da selezionare.
Questo Birmano ha dei points del colore cioccolato al latte, da cui, appunto, il nome chocolate: bellissimo il contrasto con una pelliccia quasi bianca!
Molto particolare è anche la mascherina che risulta molto più scura intorno a naso e occhi. Gli occhi sono blu, come, in generale, ogni Sacro di Birmania, ma questo colore tende molto scuro, fino a presentare, in alcuni casi, riflessi viola.
Un errato programma di selezione può portare a cuccioli, per quanto provenienti da ottime linee genealogiche, che tendono ad allontanarsi dallo standard di questa razza.
Chi ha già avuto l’esperienza di qualche cucciolata sa bene che, in media, un solo cucciolo all’interno di un’intera cucciolata risponde sufficientemente a tutte le caratteristiche del Sacro di Birmania.
Se questo è vero in generale, ancor più il discorso vale per il Chocolate Point: deve essere distinto da altre tipologie della stessa razza.
Ad esempio il birmano Lilac Point è il colore più chiaro infatti i points sono grigio chiarissimo, il Seal point presenta points scurissimi in forte contrasto con la pelliccia.
Il Red Point propone un suggestivo contrasto del color rossiccio dei points con la pelliccia color avorio chiaro.
È poi facile distinguere un Chocolate Point dal Cream Point, il quale possiede riflessi color “pesca” nei points dall’effetto “diluito”.
Una volta individuata e selezionata la razza è bene poi riporre particolare attenzione alla scelta dei giusti riproduttori.
Questa operazione, nel caso del Chocolate Point, è molto complessa, visto che questa razza ha un pool genetico davvero povero.
L’evoluzione della razza birmana ha avuto, infatti, dei drastici cali nel numero degli esemplari: tutti i pedigree dei birmani sono formati all’origine da pochi soggetti.
Per cui, se per altre razze di gatti d’allevamento è sufficiente guardare il coefficiente di inbreeding fino alla quarta o quinta generazione, per questa colorazione è necessario risalire ancora di qualche generazione nello studio dei pedigree e degli accoppiamenti.
Questa colorazione è difficile da selezionare: è quasi impossibile ottenere un cucciolo “perfetto”.
Troppe caratteristiche vanno, infatti, tenute in considerazione, alcune delle quali sono davvero difficili da prevedere, anche da parte di quegli allevatori che godono di un’approfondita conoscenza dei pedigree e degli antenati dei gatti riproduttori.
Per questa ragione, pur senza perdere di vista le altre caratteristiche descritte nello standard della razza, un bravo allevatore deve puntare su una data caratteristica nel suo programma di selezione, cercando di fare in modo che non vengano fissati i difetti.
Diversamente, si rischierebbe di ottenere un cucciolo con una visibile deviazione dallo standard, difetto questo che potrà essere, per di più, a sua volta tramandato alla futura progenie.