Le misteriose fusa del birmano e i loro benefici
Una delle più amate e riconoscibili caratteristiche dei birmani e dei gatti in genere sono le fusa (sebbene esse siano emesse anche da altri felini selvatici), e i più recenti studi hanno finalmente chiarito il meccanismo che le produce, anche se rimane un mistero la motivazione profonda che le genera.
Si tratta di emissioni sonore sia lievissime sia a livelli di intensità molto alti (200 Hz/sec) a intervalli regolari di 30-50 millisecondi, con una breve pausa tra fusa inspiratorie ed espiratorie.
Le contrazioni dei muscoli che generano queste vibrazioni sonore sono di una rapidità mai riscontrata prima nei mammiferi.
Le fusa vengono emesse dalla laringe e dal diaframma: se provate ad accarezzare il vostro gatto, sentirete vibrare la zona del collo e quella anteriore dell’addome.
Queste due sorgenti si alternano continuamente, con ripercussioni positive sull’organismo dell’animale: contribuiscono alla circolazione dell’aria nell’apparato respiratorio e a migliorare la circolazione del sangue nel corpo, raddoppiando il volume dell’aria respirata e del sangue pompato dal cuore.
Il complesso apparato che produce le fusa deve essere ben regolato dal sistema nervoso centrale e per questo il cervello del gatto è provvisto di un centro delle fusa in grado di controllare questo meccanismo.
Le fusa non sono soltanto la manifestazione di uno stato di benessere o di soddisfazione, perché vengono emesse anche da soggetti malati, infatti favoriscono a mamma gatta la lattazione e fungono da richiamo di riconoscimento per i piccoli, che a loro volta rispondono con le fusa, che diventano anche una specie di linguaggio.
Ma cosa intende comunicarci il nostro birmano quando si accovaccia sulle gambe con il suo ron-ron, oltre al suo stato di felicità e di comfort?
Purtroppo non è ancora possibile chiarire questo interrogativo, come molti altri relativi al comportamento del gatto, animale famigliare ma ancora, per molti versi, misterioso.